Archivio mensile:marzo 2004

cmq

sto lavoro mi piace un casino.
:o))))))))))))))))))))))))))))))))))

info

per chi putacaso non lo sapesse già: non sono fatta per fare la subalterna.
Stagista non vuol dire idiota-che-non-ha-trovato-niente-di-meglio-da-fare-nella-vita. A me invece (guarda un po) questo lavoro piace un casino e lo faccio con passione, attenzione e precisione, non tanto per fare.

Il prossimo che mi tratta con condiscendenza finisce male.

(e siamo al terzo giorno…) :DDD

invito interessante

http://digilander.libero.it/Gruppo_Locale_Milano/editoriale.htm

AZIONE AIUTO – Gruppo locale di Milano
e
CAFFé delle CORTI

Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA”>

DONNA: NON SOLO FESTA


 

8 marzo 2004 – dalle ore 18.00

Via Petrella, 4 – Milano – All’interno delle Corti di Bayres

Happy Hour solidale con le donne, per le donne …

Prima consumazione per tutte le donne: 1 €

(L’importo verrà interamente devoluto al progetto “Azione Donna” seguito dal Gruppo Locale di Milano di Azione Aiuto O.N.L.U.S.)

www.caffedellecorti.it

www.gruppolocalemilano.zzn.com

Times New Roman; mso-ansi-language: IT; mso-fareast-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA”>caffedellecorti@tiscali.it

info@gruppolocalemilano.zzn.com

si cambia vita (again)

Da lunedì inizio lo stage.
Fighissimo, stupendo, oltre le mie più rosee aspettative.

Gratis.
8 ore tutti i giorni salvo due mezze giornate per il vecchio lavoro (che mi piglierà pure le sere).
A casa del diavolo – leggerò un sacco sul tram e per fortuna che devo scendere al capolinea.
Niente Intennet (TM), suppongo. Niente più forum posta blog messenger vari salvo sporadiche puntate la sera (se va bene).
Niente più sbevazzate uscite serali cinema cene ballare e soprattutto chiacchierate di ore e ore con gli amici (e già son mesi che me le scordo) salvo sporadiche volte.

Ma ne vale la pena. Giocarmi questa occasione dopo anni di immobilismo è già in sé un risultato più che sufficiente a farmelo pensare.

A volte ci sono delle priorità, e al momento egoisticamente la mia priorità è la mia vita.
So che chi mi vuole bene lo sa, lo capisce e mi aspetta mentre per la prima volta inseguo concretamente un sogno. E quindi ringrazio in anticipo.

 

Postilla. La verità è che ho una paura fott#ta. E non (tanto) che vada male o non vada come spero. Ma di perdere tante, tantissime cose che hanno arricchito la mia vita finora. E soprattutto persone che l’hanno arricchita enormemente e senza le quali, comunque, non riesco a immaginare come sarà la mia vita, qualunque cosa io poi faccia e dovunque questa strada mi porti. E da cui pretendere, ancora, quanto di cui sopra mi sembra davvero troppo. Ergo non è che lo so, quello che scrivevo prima, ma ci spero – tanto, anche se credo ingiustamente.

stranezze

Stamattina salgo assonnatissima in metropolitana, dormo per le mie 5/6 fermate, a quella precedente la mia mi metto davanti alla porta, bella tranquilla col mio piuminone ingombrante e la mia borsa a cartella superingombrante, è vero. Lo ammetto. POTEVO dare fastidio. Cmq. Mi sento spingere ripetutamente la borsa e istintivamente mi giro a guardare. Conversazione conseguente:
Sciura: Non può mica pretendere… un metro quadro… sua borsa.
Io (ancora addormentata ergo intontita ergo non penso prima di parlare): Scusi?
Sciura: Non può mica pretendere di avere un intero metro quadro solo per sé e la sua borsa!!!
Io (vedi sopra): Ma io non ho detto niente…
Sciura: Sì ma mi ha guardato come se violassi il suo spazio personale e se qui è pieno di gente lei non può tenersi tutto lo spazio che vuole!
Io (vedi sopra): Ma le ho chiesto qualcosa?
Sciura: No ma io ho parlato per rispondere al suo sguardo invadente.

La gente è strana.

(il guaio è che quando ha parlato di spazio personale a me è venuta in mente la scena di Dirty Dancing questo è il mio spazio, quello è il tuo spazio e mi veniva da ridere perché la tipa di Patrick Swayze non caveva proprio nulla…).

festa di Carnevale (ambrosiano)

…e siccome che era la mia (e dei miei fratelli) niente a che fare con feste
ultrascicchete & supertrrrendy…! Svacco totale, relax totale, ognuno fa
quello che gli pare, unico obbligo era il costume – tema: cinema – e devo dire
che si sono tutti sbizzarriti. Nessun costume a noleggio, tutti fatti in casa e
uno più bello e fantasioso dell’altro. Cito in ordine sparso Wolverine (con
artigli di stagnola cuciti a mezzi guanti) e Tempesta, Pinocchio e la fatina,
Cleopatra (con infradito!!! Un’eroina!) e Marco Antonio, piratessa e pappagallo,
due Chaplin, 3 Blues Brothers (due si erano pure preparati il balletto e sono
entrati sulle note di ‘Everybodyyyyyyyy…’), una donna in
carriera, eccetera eccetera.
Nota a margine: la sciampista (vedi festa
supertrrrendy) NON è una sciampista, è molto simpatica e mi profondo in
scuse. Le apparenze come sempre ingannano.

Eppoi noi 4 eravamo troppo belli: l’Oscar, il premiato Kevin Costner per
Balla coi lupi (mio fratello è sempre modesto), la guardia del corpo e la
valletta che consegna il premio (moi. Prossimo passo: la letterina).

A parte un iniziale piccolissimo problema con un’autoreggente, mi sono
davvero scatenata, il momento clou è stato quello delle sigle dei cartoni
animati quando si è visto il gap generazionale: io, mia sorella e i nostri amici
nel delirio che le cantavamo tutte (Ufo robot, Daitan III, Capitan Harlock, Gig
robot – soppressa Remì), i gemelli e i loro amici che ci guardavano come fossimo
pazzi (e vecchi. Due di loro mi han pure dato del lei. Grrr.).

Ma non ho più l’età per fare le tre – e passare il pomeriggio seguente a
spazzare coriandoli!!!