Archivio mensile:marzo 2007

acustiche

Che nel loggione scomodissimo del Ponchielli di Cremona Paolo Conte si senta incredibilmente bene e di sicuro mooolto meglio della sesta fila allo Smeraldo di 2 anni fa (concerto identico e costo doppio rispetto al loggione) è cosa che grida vendetta al cielo.

direttamente dai ruggenti anni ’80

… colpa della pubblicità…

When I’m feeling blue, all I have to do
Is take a look at you, then I’m not so blue
When you’re close to me, I can feel your heartbeat
I can hear you breathing near my ear
Wouldn’t you agree, baby you and me got a groovy kind of love

Anytime you want to you can turn me onto
Anything you want to, anytime at all
When I kiss your lips, ooh I start to shiver
Can’t control the quivering inside
Wouldn’t you agree, baby you and me got a groovy kind of love, oh

When I’m feeling blue, all I have to do
Is take a look at you, then I’m not so blue
When I’m in your arms, nothing seems to matter
My whole world could shatter, I don’t care
Wouldn’t you agree, baby you and me got a groovy kind of love
We got a groovy kind of love
We got a groovy kind of love, oh
We got a groovy kind of love

(A groovy kind of love, Phil Collins)

EDIT: non mi ero mai accorta di quanto il testo fosse stucchevole… la musica è così carina…

naufragio di princìpi

L’altro giorno io e Fede scopriamo che subito sotto casa sua dietro un angolo ci sta un supermercato biologico.
Prima volta che dobbiamo fare la spesa decidiamo di provarlo. Siamo o no consumatori consapevoli, ed eticamente impegnati?! Il fatto che finora io non fossi responsabile della spesa di casa mia non vuol dire che quando lo sarò non seguirò dei principi corretti dal punto di vista del rispetto dell’ambiente ecc.!
A cena mangiamo utilizzando parte dei prodotti bio e parte di cose che c’erano in casa.
– pasta con tonno normale e panna bio: ‘nsomma… un po’ acida…
– pane bio: ‘nsomma… un po’ acido…
– pomodori bio: profumo stupendo, sanno di acqua.
– formaggi bio (sera dopo): ‘nsomma… un po’ acidi…

Nell’armadietto c’erano dei fonzies. Ora non ci son più.

Fonzie batte bio acido 100 a uno :(

Fossati

ok ci sono andata giorni fa al concerto ma tra salute e menate varie ormai arranco dietro me stessa.
Quindi solo due note 😛 al volo:
– è uno dei pochi della sua generazione che sentito dal vivo ha la stessa voce dei dischi di trent’anni fa (e mettiamoci la firma).
– orchestra da brividi.
– è buffo sentire canzoni che hai sempre sentito cantate dalla Mannoia in maniera completamente diversa: I treni a vapore è meglio cantata da lui, anche se non avrei mai creduto fosse possibile, ma Panama è meglio cantata da lei 😛
– Ho adorato C’è tempo, che non conoscevo.
– sentire Dedicato dal vivo è inspiegabile.
– Non ha fatto La mia banda suona il rock! La prima canzone da me scoperta e apprezzata tutta da sola! Uffa.
– nota di colore: la coppia di vicini che sembravano avere una visione, cantavano tutto, urlavano il nome a caso, e a un certo punto sembravano caduti in trance. I loro nipoti andranno a quello dei Take That e faranno uguale, con una musica peggiore 😛
Infine, è il primo concerto da anni in cui l’audio è decente. Oooooooooooh e ci voleva tanto???

Dicono che c’è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C’è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C’è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d’estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l’ora muta delle fate.

C’è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c’era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c’è tempo, c’è tempo c’è tempo, c’è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz’ora sono qui arruffato
dentro una sala d’aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C’è un tempo d’aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C’è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l’istante in cui scocca l’unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c’è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c’era un tempo sognato
che bisognava sognare.

vera caput mundi

Ho scoperto ieri che una delle esperienze più originali e innovative nel campo del reference viene svolta periodicamente alla biblioteca di Singapore: fare le domande più banali possibile, dare risposte immediate e verificare nelle fonti.
Ho pure un inviato sul posto da mandare in missione: il workshop si chiama ‘Ask a Stupid Question’: chi meglio di lui? 😀

[scena: la docente sta parlando al termine di 2 giorni di corso semi-inutile. Abbiocco generale. Cita la biblioteca di Singapore e io mi risveglio. Bevo dell’acqua. Lei parla di ‘Ask a Stupid Question’ e io praticamente la inondo.]