Archivio mensile:maggio 2010

sempre odiate le scaramanzie

Venerdì pomeriggio ho pestato una cacca.

Sabato mattina abbiamo visto una casa deliziosa, la casa dei nostri sogni.

Sabato pomeriggio ho pestato una cacca.

 

A rigor di logica (superstiziosa), non sarebbe dovuto saltar fuori che è per metà abusiva.

vita vissuta (nerazzurra)

L’altra mattina ero al bar e sento un tipo dire al barista:

– certo che quest’anno abbiamo fatto veramente schifo, non si può perdere così. Che poi cosa dico al bambino, ci rimane malissimo, come si fa adesso a crescere un piccolo juventino…

Ho avuto un deja-vu. Poi – lo ammetto – mi è scappato da ridere.

indovina con chi sto

«La mafia italiana risulterebbe essere la sesta al mondo, ma guarda caso è quella più conosciuta, perchè c’è stato un supporto promozionale che l’ha portata ad essere un elemento molto negativo di giudizio per il nostro paese. Ricordiamoci le otto serie della Piovra programmate dalle tv di 160 paesi nel mondo e tutta la letteratura in proposito, Gomorra e il resto…»
(Silvio Berlusconi, 16 aprile 2010)

«Ci sono state polemiche anche su Roberto Saviano. Sempre lui. Ma non è lui che ha scoperto la lotta alla camorra, non è lui il solo che l’ha denunciata, ci sono registi e giornalisti come lui… e che sono morti. Lui invece è ancora protetto, superprotetto» «Però non se ne può più di sentire che lui è l’eroe. Qualcuno gli ha pure offerto la cittadinanza onoraria… di che cosa? Non si capisce. Ha scritto libri sulla camorra e l’ha fatto tanta altra gente, senza andare sulle prime pagine, senza fare tanto clamore. Senza rompere… Senza disturbare la riflessione della gente. Un Paese come il nostro è contro la mafia, non c’è bisogno che ci sia Roberto Saviano»
(Emilio Fede, 10 maggio 2010)

«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene»
(Paolo Borsellino)

e morite. Se no non vale. E, mi raccomando, non disturbate.

vai col vento

Siamo state insieme quasi quindic’anni. Ti ho scelta perché eri l’alternativa e sono rimasta con te anche quando ti sei venduta a un’enorme internazionale. Poi hai cominciato a farmi regali di compleanno stantii, a non volermi parlare a voce ma l’anno scorso quando stavo per lasciarti per una scorrettezza mi hai fatto una proposta che non ho potuto rifiutare.

Stavolta invece ce l’ho fatta, ho troncato, e tu mi hai lasciato andare senza una parola, uno straccio di telefonata. Allora ho capito che avevo fatto bene.

Addio vodafone, benvenuta wind.