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sogni

Io sono una che non ricorda i suoi sogni. Mai. Eccezioni: entrambe le gravidanze e una sola volta antecedente (immagini confuse ma dal significato molto chiaro). Quelli delle gravidanze sono diversi: totalmente assurdi, li ricordo con grande vividezza e ricchezza di dettagli. Poi svaniscono anche loro, infatti non ricordo più quelli della prima né il primo della seconda.

Quindi almeno mi segno quello dell’altro giorno. Gli interpreti di sogni sono avvisati: il significato recondito mi è decisamente sfuggito.

Devo andare a trovare Luca Sofri. Entro in questo palazzo (più o meno nella via dove credo che abiti veramente che è dietro dove abitavo e abiterò), aspetto la portinaia, non arriva, salgo una scala ma è la scaletta che porta nella camera dei bambini della portinaia.
Scendo e trovo la portinaia che mi indica l’ascensore, salgo al 12° piano.
esco dall’ascensore e mi trovo all’incrocio di 4 corridoi enormi in stile neoclassico (sembra più un palazzo istituzionale tipo Parlamento che d’abitazione). Di fianco a ogni porta (meglio portone) c’è un ‘cartellino’ con il nome ma in realtà sono cartelli enormi e pure a specchio per cui quando leggi il nome in realtà non corrisponde a quella porta lì (qui c’è un errore delle leggi della fisica ma è un sogno, non ci posso far nulla). Non so bene che fare quindi apro la porta che dà sulle scale e in quel momento dalle scale stanno salendo un tizio che nel sogno conosco benissimo (ma in realtà non ho idea di chi sia, la sensazione è stata stranissima) e dietro Luca Sofri, che apre la porta in cima alle scale.
Poi siamo in un salotto e io gli propongo una rubrica sul Post riguardante maternità pre e post partum, possibilmente un po’ più originale del genere Raznovic e gli dico che comunque io scrivo in un italiano più corretto e per inciso sottolineo che sul post ci scrivono poche donne e che se insomma io non vado bene potrebbe farla scrivere a Francesca Sanzo che è più nota e molto brava.

Fine.

Forse voglio solo cambiare lavoro o sono esasperata dalle banalità sulla maternità.

Voto per la seconda.

paragoni azzardati, o forse no

Da ieri il comandante De Falco è un eroe per alcuni (la maggioranza) o uno che voleva pararsi i fondelli visto che la telefonata era registrata (per alcuni). Le solite esagerazioni.

A me è piaciuto. Ma mica perché ha fatto il cazziatone a un incompetente (cosa opportuna) o perché ha preso in mano la situazione (cosa doverosa). Solo perché ha seguito, ribadito e cercato di far eseguire la procedura e le regole, che in Italia quasi tutti ignorano regolarmente – salvo urlare allo scandalo quando a causa di questo vengono fuori casini.

Per cui, caro collega bibliotecario che non chiedi i tesserini (per cui se succede qualcosa non si sa quanta gente c’è dentro), cara zia/nonno/amico/tassista che dai un passaggio a mamma con bambino senza seggiolino dicendo che tanto sono solo 200 metri (che potrebbero essere i 200 metri sbagliati e non quelli giusti), cara signora che mi chiedi di sganciare il mio passeggino dalla postazione di sicurezza sull’autobus per farci stare anche il tuo (che a una frenata brusca poi non si ribalta solo il tuo), ecco, cari voi, lo sapete cosa siete? Siete tutti tanti Schettino in piccolo, e scommetto che ora lo state demonizzando e non date del rompicoglioni a De Falco come invece lo date a tutti quelli che vi ripetono fino alla noia che le regole per la sicurezza ci sono per un motivo.

Quindi, caro comandante De Falco, grazie di aver fatto semplicemente il suo dovere, a nome di tutti i pochi cocciuti rompicoglioni italiani, che da oggi sì, hanno il loro eroe.

2012

Iniziamo con delle belle ferie cui attaccare la maternità, e il primo giorno passa via con marito al lavoro, bimbo all’asilo, pc acceso, un bel film alla mattina e un’ottima amica da vedere al pomeriggio, più pranzo sul divano guardando cazzate che fa tanto gggiovane senza impegni (o almeno lo faceva negli anni ’90).
Dulcis in fundo, ecografia che il nuovo bimbo è sano (e grosso, nonostante la dieta. QUINDI, NON è colpa mia accidenti).

Da domani giuro che mi rendo utile*.

 

* cose da fare:
– ripulire il decrepito pc in modo che Fede ci possa installare robe strane
– finire di caricare tutti i libri in anobii, poi studiarsi un po’ di social reading network e decidere se spostare tutto altrove tipo goodreads
– confrontare e decidere le ultime cose sulla nuova cucina
– sistemare tutti i contatti gmail così l’android fa meno casino e metterci anche indiriss e info varie (sì lo so sono maniaca)
– sistemare il calendario di google così l’android fa meno casino eccetera
– leggere e organizzare le oltre 500 mail non lette + 200 autolink + 150 task che sono lì da quest’estate
– NON pensare al lavoro (seee)

due ideuzze così

Lunedì escono le novità di Monti.

Sono certa che ci saranno misure strategiche e di altissima strategia che io manco riesco ad immaginare, però chi vola in alto a volte non vede quello che ha sotto il naso così mi permetto un paio di suggerimenti pratici terra-terra:

QUELLO CHE FAREI IO PER RECUPERARE SOLDI SENZA PESARE SEMPRE SUI SOLITI:
– girare pari pari i 200 milioni di euro per le scuole private e i 20 milioni di euro per le università private, fissati dalla legge di stabilità, alle scuole e università pubbliche. A discapito del mio personale stipendio, oltretutto, che non si dica che penso al mio orticello.
– eliminare i finanziamenti alle regioni autonome, in particolare all’Alto Adige, che è passata una vita e non si capisce perché non dovrebbero essere trattati come tutti gli altri italiani ma meglio, visto che non vogliono manco esserlo e gli dobbiamo dare pure dei soldi per andarci in vacanza ed essere anche trattati male.
– non eliminare ma accorpare le province più piccole, tanto non si risparmia granché dato che il grosso del costo sono i dipendenti pubblici che semplicemente andrebbero altrove (possibilmente al tribunale di Milano dove sono sotto organico cronico e non alla sede del comune di Milano di via Paravia dove stanno in tre all’unico sportello informazioni a ritagliare vestitini dalle riviste e se chiedi un’informazione si seccano pure).
– mettere una bella tassa sull’inquinamento – hai il SUV diesel? Paghi di più della macchina a metano. Hai la caldaia vecchia bacucca che sotto i 25 gradi non va? Paghi di più del condominio che ha i pannelli solari sul tetto. Hai un cortilone in cemento? Paghi di più di chi ci fa un’aiuola. Eccetera.
– ripristinare immediatamente le feste civili e patronali che siamo un paese turistico, e fare il ponte invece che diminuire il PIL magari l’aumenta tra pranzi fuori e viaggetti e gitarelle.

Ecco, così, al volo, gratis.

poche idee ma confuse

Ammetto che io sabato sarei stata volentieri a festeggiare, ma dopo aver letto le porcate nella legge di stabilità mi è passata la voglia. Così ho seguito le notizie solo su twitter. E mi son vista Shrek. Unica concessione, un microscopico centilitro di passito di Pantelleria.

D’altra parte, a quelli che dicono che tanto saran lacrime e sangue, mi vien da dire che lo sarebbero state comunque, almeno adesso abbiamo il signor interessi personali fuori dalle scatole, e una speranza che le lacrime e sangue non sian fatti fare solo a quelli che le fan sempre ma siano un po’ più redistribuiti, oltre che magari avere una legge elettorale decente che se no non avremmo mai visto (voglio dire, non hanno ancora stanziato i fondi per vidimare le firme del referendum. Giusto per parlare di sovranità popolare negata.). E inoltre, dulcis in fundo, è finito il bipolarismo berlusconiani/antiberlusconiani e si potrà tornare alla politica di prima, Deo gratias. Che magari faceva schifo ma riguardava altre cose che non una singola persona.

Per il resto, situazione economica, sovranità popolare e menate varie, la penso esattamente come qui:
post chiarissimo che di più non si può, di m. fisk
e visto che non potrei dirlo meglio mi limito a citare il pezzo clou:

E’ la seconda volta in meno di un secolo che la totale incapacità degli italiani a distinguere uno statista da un cialtrone porta il Belpaese a mettere a rischio la stabilità dell’Europa intera: ed è solo perché in fondo vale sempre lo stereotipo dell’italiano pizza-spaghetti-mandolino -e quindi simpatico mattacchione- che ancora gli altri popoli europei non cominciano a chiedere ai loro governanti di trattare noi allo stesso modo in cui Churchill voleva trattare la Germania uscita sconfitta dal II conflitto mondiale (suddividerla in decine di piccoli staterelli dediti al pascolo delle vacche).

Insomma: nessuno ci ha imposto di rinunciare a una fetta della nostra sovranità, e quindi Mario Monti non è il leader di un colpo di Stato ordito dalle plutodemocrazie giudaiche internazionali: questo è un mito che lasciamo che Ferrara (troppo intelligente per crederci) ammannisca ai suoi lettori. Le cose stanno assai diversamente: il resto del mondo ci ha detto: «fate come cazzo credete, ma noi vi molliamo». E noi, che oltre ai 28 Ottobre abbiamo avuto anche dei 25 Luglio, abbiamo aperto gli occhi all’ultimo momento utile e ci siamo rassegnati ad ammettere che per tanti anni siamo stati un ammasso di deficienti invasati, poveri sciocchi inseguitori un’insegna i cui colori non comprendevamo. E così noi, non i trader caymanesi, abbiamo cambiato: meglio tardi che mai.

Forse fin troppo ottimista, nel finale. Almeno, a me sembra che gli italiani non siano cambiati per niente – ché solo noi potremmo metter su per un evento del genere una roba che è una via di mezzo tra la finale dei mondiali di calcio e il conto alla rovescia di capodanno – ma siano stati salvati da un destino peggiore dal solito manipolo di eroi (?!).

E mo’, paghiamo.

 

+2

 Mio figlio compie due anni e io son senza parole. Davvero.

 

In compenso lui ne ha un sacco.

la famiglia Brambilla in vacanza

 … non ha resistito a siffatta descrizione dell’albergo:

Ambiente famigliare senza pretese, dove la cordialità e l’amicizia prevalgono su quella cosa chiamata lusso che di certo non possiamo darvi. Praticamente una vacanza come a casa propria.

e ha prenotato la sua vacanza da tipica famiglia italiana anni cinquanta in riviera romagnola. Il luogo specifico verrà giudicato a cose fatte, ma si può dire subito che la leggenda secondo cui per le vacanze con bambini la riviera romagnola è imbattibile, il non plus ultra e non ha rivali nel mondo conosciuto, leggenda non è affatto.