Archivio mensile:luglio 2007

matrimonio Rottenmeier 2/Documenti & pratiche burocratiche

Ordunque siamo andati a fare il consenso in chiesa, muniti di certificato di battesimo mio e di Fede (recuperato a Fiorenzuola da noi, quello spedito è arrivato una settimana dopo – grazie poste).
Questi sono i primi documenti che si sono resi necessari.
Arrivati dal parroco, salta fuori che serve anche una dichiarazione di Fede che dica che non è cattolico ma di un’altra religione, e da quando, e che chiede il matrimonio misto. Questo perché non risulta da nessuna parte che lui non lo sia e quindi lo deve dichiarare. Ovviamente Fede non si ricorda la data esatta quindi l’ha poi recuperata.
A quel punto si svolge il consenso.
Per me è stato molto intenso, dopo mesi di preparativi e dettagli e piccolezze, ti trovi a giurare (sul serio!) che credi che il matrimonio sia unico e indissolubile e un sacco di altre cose. Quelle importanti.
Quello è il senso.

Fatto questo, il parroco ci ha dato un certificato e ci siamo fiondati prima possibile in comune dato che per il matrimonio misto serve l’autorizzazione della curia e la curia è chiusa in agosto (forse anche il comune), e in curia insieme a tutto il fascicolo va mandato anche il certificato consensuale degli sposi.
Il comune apre alle 8.30. Alle 8.20 la metro si rompe a Cadorna, saliamo, prendiamo il tram, e arriviamo alle 8.32. Prendiamo il numerino: 5 coppie prima di noi. Ottimo.
La prima (all’unico sportello) ci mette 40 minuti. Disperiamo.
Progressivamente aprono altri due sportelli, noi finiamo dal responsabile, facciamo la richiesta di pubblicazioni, paghiamo, tempo totale: 10 minuti (una tristezza oltretutto. Almeno una volta regalavano una copia dei promessi sposi).
Fede dice: pensavamo di metterci di più. Il responsabile non capisce e dice che no, adesso basta solo far arrivare un certificato da Cremona e verranno fatte le pubblicazioni. Fede gli dice che intendeva la pratica al momento, dato che tutti gli altri ci han messo una vita. Risposta del responsabile: ‘Eeeeeh ognuno lavora come sa’.
Vabbè.
Gli chiediamo ‘sto certificato consensuale e dice che bisogna andare allo sportello normale.
Dato che non è necessario che ci siamo entrambi, Fede vola a prendere la navetta per il lavoro e io vado a prendere il numerino: solo 100 persone prima di me.
Esco alle 11 passate.

Al momento attuale la situazione è: consegnato al parroco certificato consensuale e dichiarazione di Fede, ritiro delle pubblicazioni in comune prossima settimana, con le carte per ora dovremmo essere a posto.

Se avessimo cambiato chiesa, sarebbero state il doppio (autorizzazione del parroco, dispensa della curia, blablabla).
Eh sì perché noi avremmo dovuto sposarci in Sant’Ambrogio, ma tiran su tutto il pavimento e dovrebbero finire il 15 settembre… seeeeeee…
(infatti han cominciato con due mesi di ritardo).

E ora attendiamo se la curia ci convoca.

post egocentrico, vanitoso, narcisista e anche un po’ lagna

Tutta la vita io son stata una bambina/ragazza/donna con una personalità. Quella bella era mia sorella.
Questo non rende il periodo adolescenziale meraviglioso, ma da grande capisci che tra strafiga e cesso ci sono un sacco di vie di mezzo, impari a essere sicura di te e affini il tuo gusto valorizzando i tuoi pregi. In più, se dai più valore in generale alla sostanza, ti rendi conto che vale anche per te 😛
In fondo, sono alta e magra (entrambe le cose senza alcuna fatica da parte mia), non sono piatta, ho delle gambe niente male, adoro i miei piedi e le mie mani, ho gli occhi azzurro/verdi e un naso importante che non è bello ma mi piace molto.
In generale, mi piaccio molto. Ritengo di avere buon gusto, e una certa dose di classe ed eleganza, che non guasta.
So che se mi metto bene faccio la mia figura.
Il che mi permette di NON mettermi bene la maggior parte delle volte, non truccarmi, vestirmi sportiva, e preferire la comodità – considerando che faccio un lavoro estremamente sporchevole e che la manicure decente, sempre per il lavoro, me la posso scordare.

Ma io il 22 settembre non voglio solo fare la mia figura.
Voglio essere BELLISSIMA. Voglio che Fede rimanga senza fiato. Voglio rimanere IO senza fiato. Voglio che l’intero mondo rimanga senza fiato.
[*]

E allora qualcuno mi tiri fuori un parrucchiere che sappia fare il suo lavoro e cioè farmi, con i MIEI capelli, una cavolo di pettinatura naturale ed elegante SENZA fronzoli, lacca e stuccature che non sembri che ci sia stato lì mezza giornata.

Ci vuol tanto?

[*]
(…) E’ per una volta nella vita poter essere bella. Ma bella e basta, bella da non dover fare nient’altro, solo stare lì, sfolgorare.

Come diceva il ragazzino di Stand by me? "Brutto da fermare un orologio?"

Bè "Bella da far fermare un treno in corsa".

Bella, bellissima, perfetta, una dea, bella tutta, nei dettagli, nei particolari: la bocca, il naso, la pelle, gli occhi, i capelli – miliardi e miliardi di capelli, però neanche un pelo, liscia. Belle le unghie, le nocche, i tendini del collo, belle le ossa, i polmoni, il fegato, le analisi del sangue, roba che quando vai a fare una radiografia poi il medico se ne fa fare una copia per potersi masturbare in segreto di nascosto dalle infermiere. Talmente bella da fregartene di essere anche simpatica o intelligente, no, a te chiedono soltanto che tu esista, si accontentano di poterti osservare da lontano, ogni tanto, senza neanche avvicinarsi troppo. Bella, bellissima, sublime, talmente bella da essere anche al di sopra, al di là dei meccanismi del sesso, della seduzione del possesso: no, bella e intoccabile, irraggiungibile, intangibile, siderale, una dea, una vera dea. E nessuno osa avvicinarsi troppo a te, si accontentano di rimirarti da lontano; c’è chi ti lancia fiori, gioielli, altri dei titoli di stato, ma restano comunque una minoranza; e se tu soltanto alzi, ma che dico alzi, se osi far cenno ad un possibile, lievissimo, impercettibile spostamento verso l’alto di una tua arcata sopraccigliare, subito tutti si dileguano: "Oddio no si sta alterando, è colpa nostra, le siamo stati troppo addosso, presto, allontaniamoci, lasciamola respirare, adoriamola da lontano, veneriamola, lei, la nostra dea, la nostra meravigliosa dea".

Per una volta nella vita poter essere bella così. Avvengono i miracoli? Allora per una volta nella vita, una volta sola, e nemmeno per tanto tempo, mi basta poco, giusto il tempo di riposare più che altro, no? Per cercare di recuperare almeno in minima parte tutte le energie che in tutta la mia vita ho dovuto sprecare per cercare di essere carina divertente seducente sexy spiritosa simpatica imprevedibile diversa adorabile forte coraggiosa disponibile unica allegra intelligente complice materna comprensiva preparata informata consapevole brava competente responsabile sportiva sensata sensibile autonoma fedele insostituibile libera onesta affidabile economa sicura catalitica e sessualmente e politicamente corretta.

Basta non ce la faccio più.

Per una volta nella vita vorrei essere solo bella.
(Lella Costa, da Magoni).

matrimonio Rottenmeier 1/Il matrimonio misto – all’inseguimento del parroco

Come si sa due anni fa la Chiesa ha fatto dei cambiamenti relativi al rito del matrimonio, il più noto è l’eliminazione della frase ‘io prendo te’ con ‘io accolgo te’ (peraltro sono state introdotte altre due formule alternative).
In realtà i cambiamenti più grossi riguardano la formalizzazione delle diverse tipologie di rito, possibili anche prima ma non delineate nei dettagli (a quanto mi risulta).

link

Perciò ora in chiesa sono possibili:
– rito cattolico (tra due cattolici): con o senza messa, a scelta (rito del matrimonio nella celebrazione eucaristica oppure rito del matrimonio nella celebrazione della Parola);
– rito tra un cattolico e un cristiano non cattolico (rito del matrimonio nella celebrazione della Parola);
– rito tra un cattolico e un ateo o agnostico:
– rito tra un cattolico e un credente di altra religione non cristiana.
In questi ultimi due casi c’è un rito ulteriormente semplificato.

Fede sapeva che per me era importante sposarci in Chiesa, perciò abbiamo optato per questo rito misto.
Forti di queste conoscenze, andiamo dal mio parroco prima di Natale per capire che documenti portare ecc.
Dice che non ci sono problemi e che si informa per i dettagli, e alla mia domanda se sarà una cosa molto complicata risponde che sta già studiando il caso di un tizio della parrocchia, cattolico, che vive negli Stati Uniti e che si sposa una ragazza norvegese, protestante, che vive in Kenia.
Perciò, penso io, siamo in una botte di ferro.
Andiamo un altro paio di volte anche per altri motivi tra cui cambiamento e ri-cambiamento di chiesa (oggetto di una futura puntata) e alla fine pare ci voglia solo il mio certificato di battesimo e non quello di Fede in quanto non più cattolico anche se formalmente non si è ‘sbattezzato’.
Andiamo a fare il mio certificato di battesimo.
Facciamo il corso prematrimoniale, e decidiamo di fare il consenso in chiesa e poi in comune al termine del corso. Penultima lezione, Fede fa presente al parroco che lui non è sbattezzato e gli chiede di informarsi se ci sono problemi. Dice che si informerà. Ultima lezione, chiediamo al parroco quando andare per il consenso. Si deve informare.

Alla fine il mio parroco che per carità è tanto carino e gentile e non lo fa per metterci i bastoni tra le ruote, per carità, però è anche un TANTINO svagato, se ne salta fuori che ci vuole anche quello di Fede dato che il certificato di battesimo è dove vengono riportati tutti i sacramenti successivi e quindi serve come prova che lui non sia già sposato in chiesa.
Fede è stato battezzato a Fiorenzuola.
Il consenso è lunedì prossimo.
Noi negli ultimi sette mesi siamo andati a Cremona e/o Piacenza diciottomila volte MA non avevamo intenzione di andarci giusto giusto il prossimo weekend.
Mo’ glielo spediscono e speriamo che arrivi in tempo. Se no andremo a Fiorenzuola.

Non oso pensare alla trafila del Comune.

(to be continued)