richiesta di spiegazioni

Come detto nel post precedente, io sono ignorantissima riguardo alla questione israeliano-palestinese, nonostante cerchi e abbia cercato di informarmi e tenermi informata in questi anni. Non penso di poter essere considerata né filoisraeliana né filopalestinese, ritengo ci siano delle ragioni da entrambe le parti, che la questione sia molto (troppo?) complessa e che la sua soluzione sia lunico possibile (lo so, sono uninguaribile ottimista) evento di questo secolo – insomma, diciamo dalla II Guerra Mondiale – che possa eguagliare come effetto ed effetti (e impatto psicologico) la caduta del muro di Berlino.

Detto questo, io proprio non riesco a capire tutto questo appassionato cordoglio per la morte di Arafat che vedo ovunque in rete. E siccome vi partecipano amici e persone che stimo moltissimo, io vorrei solo capire.
Nel senso, certo io non gioisco perché sia morto, di sicuro è stato uno dei pochi ad aver fatto uno sforzo per la pace, ma è anche vero che per anni ha sostenuto direttamente e anche meno direttamente il terrorismo e, sempre come dicevo sotto, la violenza a me non piace in nessun caso e non la giustifico in nessun caso. E qua mica si parla di Gandhi, direi. A me sembra quantomeno una figura molto ambigua, non così limpida come qualcuno la mostra, e se anche non penso che fosse Satana in terra non mi sembra neanche che si possa parlare di un santuomo, insomma, ci devessere qualcosa che mi sfugge o che non so.
Eppure i fatti son fatti, credo. Quali mi son persa?

6 opinioni su “richiesta di spiegazioni

  1. Tony Soprano

    Forse, Arafat che nel ’74 si presenta all’Assemblea Generale dell’ONU armato di pistola… Però a pensarci bene questo non è un fatto che induca a rimpiangerlo…

    Replica
  2. Tony Soprano

    p.s.: sul Corriere di oggi, Alberoni scirve una frase che trovo spieghi molto se non tutto: "Noi ci convinciamo facilmente di quanto ci fa comodo. Chamberlain, che voleva a tutti i costi la pace, si era convinto che Hitler fosse un pacifico. A Roosevelt, malato e stanco, faceva comodo credere che Stalin fosse sincero".

    E così è oggi per i terroristi come Arafat o, per parlare dei vivi, bin Laden: ci piace pensare che in fondo siano brave persone spinte da giusti motivi di risentimento piuttosto che assassini votati alla nostra distruzione. Perchè solo pensando così possiamo illuderci che quando gli avremo dato quello che vogliono ci lasceranno stare.

    Replica
  3. micoool

    Sono contenta che ci sia ancora qualcuno come te che usa la propria testa. Io credo che l’opinione pubblica viva molto di ignoranza e di ciò che viene raccontato dai media, che non sono assolutamente parziali. Anche io credo che le ragioni e i torti ci siano da entrambi le parti, ma Arafat indubbiamente era un terrorista, e non credo che meriti tanti elogi.

    Replica
  4. ll

    Grazie ragazzi, vi dirò, io volevo sapere le opinioni opposte visto che oltretutto son così diffuse, e la mia non era una domanda retorica né provocatoria, ma seria, vabbé pasiensa :o)

    Replica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *