Archivi giornalieri: 23 aprile 2005

Ecco… la musica è finita…

Bellobellobellobellobello (ad libitum).

Se riuscite non perdetevi il concerto Vanoni-Paoli, vale tutti i soldi della spesa.
Loro hanno un’orchestra di non so quanti elementi che accidenti se ci sanno fare.

Lei
ha ancora questa voce che – ok non tiene più le note così a lungo ma ha
una ‘vibrazione’ interna che passa direttamente a brivido nella TUA
schiena. Pelle d’oca tutta la sera, garantita.

Lui parla con una
voce roca e piana e come nelle sue canzoni dice delle cose per cui ti
vien da pensare oh ma guarda esattamente quello che ho
pensato/provato/vissuto io, com’è che non riuscirei mai a dirlo così?
Per me è un poeta e ho poco altro da dire.

La scaletta però la riporto, e quando mai mi ricapita di sentire
una roba del genere dal vivo??? (mancano alcuni dei primi pezzi che non
avevo ancora pensato di tirarmeli giù).

– Che cosa c’è (c’è che mi sonoooo innamoratooo di te…)
– Averti addosso (se non so amare come si deve amare…)
– La gatta
– Questione di sopravvivenza (vivere con te o stare senza…)
– Sapore di sale (cantata dalla sala su gentile invito dell’autore)
– Sassi (da brivido)
– Io non t’amerò per sempre
– Questa notte c’è (voglia di stare con te)
– Ma come si fa (a non vendersi l’animaaaaaaaaaaaaaaaaa… quando sei tuuuuuuu che vorresti comprarmelaaaaaaaaaa…)
cit.: ‘Importanti sono le parole, il resto sono chiacchiere’ (Ionesco)
– E’ inutile tentare di dimenticare
– L’appuntamento (Ho sbagliato tante volte ormai… che lo so giààààà…)
– Una ragione di più (oggi e domani e poi domaaaani ancooooora… finché il mio cuore ce la faaaaaaaaa)
– La voglia, la pazzia (a questo punto stiamo tanto bene insieme io e te…che
non ha senso tirar fuori i come ed i perchè. Cerchiamo insieme tutto il
bello della vita in un momento che non scappi tra le dita.
E dimmi ancora
tutto quello che mi aspetto già
che il tempo insiste
perchè esiste il tempo che verrà…
a questo punto
buonanotte all’incertezza
ai problemi all’amarezza
sento il carnevale entrare in me…
E sento crescere la voglia, la pazzia
l’incoscienza e l’allegria…
di morir d’amore insieme a te
)
– Lontano, lontano (omaggio a Tenco)
– La musica è finita (omaggio a Bindi) (gli amici se ne vanno… e tu
mi lasci solaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa… più di primaaaaaa…. amore
miooooooo… un minuto è lungo da morire se non è vissuuuuuuto insieme
a teeeeeeee…)
– Canzone dell’amore perduto (omaggio a De André)
– Magari la tua vita adesso è stanca (omaggio a de Moraes)
– Albergo a ore (piantone…) cantata inusualmente da Paoli e introdotta dalla frase ‘La poesia è un modo di guardare’)
– Il cielo in una stanza
– Una lunga storia d’amore (quando ti ho vista arrivare bella così come
sei
non mi sembrava possibile che
tra tanta gente che tu ti accorgessi di me… io ti conosco da sempre e
ti amo da mai… Fai finta di non lasciarmi mai anche se dovrà finire
prima o poi questa luuuunga storia d’amore
ora è già tardi ma è presto se tu te ne vai.
Fai finta che solo per noi due passerà il tempo ma non passerà
questa lunga storia d’amore…)
– Domani è un altro giorno (è uno di quei giorni che ti prende la malinconia…)
– Non so cosa mi è preso questa sera (?)
– Senza fine (tu trascini la nostra vita… senza un attimo di respiro per sognare…)
– Un sorriso (?)

In tutto ciò l’unica ma veramente unica pecca è l’assenza di Quattro amici.
E questa la riporto tutta perché anche di recente ho pensato che vale
la pena continuare a illudersi, di poter cambiare il mondo e di aver
fiducia nelle persone, nonostante le delusioni che arrivnao (e
arrivano).

Eravamo quattro amici al bar
che volevano cambiare il mondo
destinati a qualche cosa in più
che a una donna ed un impiego in banca
si parlava con profondità di anarchia e di libertà
tra un bicchier di coca ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi farò.
Eravamo tre amici al bar
uno si è impiegato in una banca
si può fare molto pure in tre
mentre gli altri se ne stanno a casa
si parlava in tutta onestà di individui e solidarietà
tra un bicchier di vino ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi però.
Eravamo due amici al bar
uno è andato con la donna al mare
i più forti però siamo noi
qui non serve mica essere in tanti
si parlava con tenacità di speranze e possibilità
tra un bicchier di whisky ed un caffè
tiravi fuori i tuoi perché e proponevi i tuoi sarò.
Son rimasto io da solo al bar
gli altri sono tutti quanti a casa
e quest’oggi verso le tre son venuti quattro ragazzini
son seduti lì vicino a me con davanti due coche e due caffè
li sentivo chiacchierare han deciso di cambiare
tutto questo mondo che non va.
Sono qui con quattro amici al bar
che hanno voglia di cambiare il mondo.

E poi ci troveremo come le star
a bere del whisky al Roxy Bar
o forse non c’incontreremo mai
ognuno a rincorrere i suoi guai.