dancing sulle punte

Tutto comincia col fatto che settimana prossima è il mio compleanno e che ieri sera dovevo andare a vedere Pirati dei Caraibi 3 con le mie sorelle (annuale seratona cinema in compagnia).

Conversazione tra me e Fede lunedì:
Fede: – Cara mettiti elegante mercoledì
Io: – Beh ok se faccio a tempo prima del cinema, è prima delle 7, ma perché mettermi elegante per il cinema?
Fede: – …
Io: – …
Fede: – E se non andassimo al cinema?
Io: – Beh se sei stanco ok, però devo avvisare le mie sorelle che poi non riesco mai a far le cose con loro.
Fede: – Lo san già.
Io: – ???????????????????

e quindi ieri sera senza dirmi fino all’ultimo dove andavamo mi ha portato alla Scala a vedere La bella addormentata nel bosco, e io non avevo mai visto un balletto*.

Per chiarire: a) mi fa una sorpresa b) pensa a un regalo romantico tutto da solo (ho controllato) c) mi porta a vedere un balletto, cioè, un bal-let-to, o meglio UN BALLETTO, spauracchio di qualunque uomo modello base o meno da quando hanno inventato la danza! E non solo: la sera in cui c’è la finale di Coppa Campioni con una squadra italiana – anche se non è la sua!
Ma dov’è il trucco?!?

 

 

* riassunto per i posteri: nessuno dei due diventerà un fanatico del balletto e sono dei delinquenti a vendere certi posti in teoria stupendi (prima – PRIMA! – fila di palchi ma essendo laterali ed essendo noi sui secondi sgabelli ti vedevi solo l’angolo destro del palco – ma il mio cavaliere al primo intervallo si è fatto dare due posti in platea 😛 ), ma la musica era meravigliosa, i costumi e le scene incredibili, il corpo di ballo perfetto, i primi due ballerini un po’ meno e forse un po’ freddini ma bravi, e cmq… la Scala gente, la Scala. Non c’è niente come la Scala. Non c’è niente come andare con un vero cavaliere alla Scala (parliamone: quest’uomo gira intorno alle grate per non farmi incastrare coi tacchi!).
E, modestamente parlando, col tubino nero Dolce & Gabbana e il tacco 12, più ciondoli e orecchini di vetro rosso scuro, trucco e pettinatura raccolta ottocento, facevo la mia gran, gran figura.

7 opinioni su “dancing sulle punte

  1. nonhonulladadire

    e dove può essere il trucco se non nella memoria?
    non mi ricordavo che fosse la stessa data della finale di cempionslig e non mi ricordavo che fosse la data della serata cinema.
    non mi ricordavo nemmeno che cosa fosse un balletto e neppure tutte le cose che nel corso dell’anno ho mentalmente annotato come splendido regalo per un compleanno.
    ah la memoria, che croce 😛

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  2. mizzy

    ehi ll… ora vogliamo le foto!!!! 😀 beh, ma F. è l’uomo dalle mille risorse cara! 😀

    p.s. Bravissimo F! sei proprio un Uomo con la U maiuscola 😉

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  3. keo

    secondo me ha studiato tutto nei minimi dettagli: vali senz’altro più di una finale, l’impegno programmato con le sorelle garantiva il loro supporto nell’organizzare la sorpresa e cosa c’è più dolce e romantico di una favola in un Teatro famoso in tutto il mondo? Grande Fede!!!
    Hai tutta la mia ammirazione.

    Quanto vi invidio perché siete riusciti a vedere un balletto che rincorro da quando avevo 6 anni e che ho perso perché stando alla mia mente bacata era in programma a fine giugno, ve lo dico di persona…

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  4. lizzyblack

    Ma che mito d’uomo.. se non fosse già in programma, ti direi di sposarlo (ah, se qualcuno a caso passasse di qui e leggesse il mio commento, ricordo la stagione all’Arena di Verona, l’Aida e il Nabucco li ho già visti. Grazie.)
    ps. però tacco 12, fantastica!

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