Archivio mensile:giugno 2004

magia a Milano

Sei andata a dormire da poco, e già stai sprofondando nel sonno. Nonostante il caldo, nonostante le zanzare, nonostante mille pensieri che non se ne vogliono andare. Sei lì, sulla soglia dell’oblio totale, quando qualcosa ti fa tornare indietro. Nel silenzio più assoluto, qualcuno ha messo su un disco di musica classica. Sì, proprio un disco, l’immagine che ti arriva è quella di una mano che appoggia un vecchio vinile sul piatto, l’altra mano regge una sigaretta e si intravede una vecchia vestaglia – rosa? bordeaux? No, niente che faccia intuire se è un uomo o una donna. Tutto è molto sfumato, indefinito… tranne il fumo che sale dalla sigaretta.
Tutto questo nella tua mente è un attimo, neanche il tempo di pensarci che già stai cercando di riconoscere il pezzo. Inizialmente a dir la verità ti era sembrato un assolo per sax, ma era l’autosuggestione di sapere che ogni tanto un misterioso suonatore (un uomo, questo, di sicuro) riempie la sera con la sua musica dal palazzo vicino.
No, è un brano famosissimo, ed è un’intera orchestra… ma non ce la fai, il suono poi va e viene, non dev’essere vicino, cambia a seconda del vento e scappa sempre un attimo prima che tu lo acchiappi.
Ti piace immaginare che venga dal carcere, che lì qualcuno che non riesce a dormire per il caldo o la notte o la vita abbia messo su qualcosa per dimenticare il caldo e la notte e la vita.
Ormai sei perfettamente sveglia, o quasi, la mente vaga sulle note a tratti, non cerchi più di riconoscerle ma te le godi e basta. E scacciano anche il tuo caldo, le tue zanzare, i tuoi pensieri. Ma non la notte, e non la vita.

Poi un’ambulanza. Una frenata. Il rombo di una moto. Due voci che si alzano per strada – una lite, ma finisce subito. In mezzo le note tornano, ma sfumano, si allontanano, provi a trattenerle, e senza neanche accorgerti stai di nuovo dormendo.

Cosa sarà durato? Un minuto, forse due. Indimenticabili.

cvd

E poi chissà perché capita tutto assieme. Una sta beata come una Pasqua per dei mesi e in un giorno patapàn di grane gliene piombano addosso ventimila.

Ciliegina:
Giorno discreto. Se qualcosa non va, non ti è chiaro, fattelo spiegare e non fidarti delle apparenze, ma verifica anche quello che ti raccontano perché non cè aria di grande sincerità attorno a te.

Ecco appunto. Sarà la volta che loroscopo ci azzecca.

Però siccome mi son rotta, mando il senso di colpa atavico a qual paese e che il resto vada con lui.

P.S. ODIO la parola discreto se non nel senso di riservato.

giuro…

…che non ho fatto apposta, si è pubblicato tre volte da solo…!

…volevo sistemarlo ma… perché correggere i segnali dellinconscio?!? Lasciamo che questo blog rispecchi pure lui.

perle

Degli Europei lunica cosa che ricorderò sarà:

Il tempo è un cerchio che si stringe.

(ma i giornalisti sportivi della RAI li pagano veramente? Ma soprattutto: li paghiamo noi!!! Vieri non ha tutti i torti…)

basta

DEVO mollare il vecchio lavoro. Non posso andare avanti così.

Ma come ca##o faccio?!?

sopravvivenza

Sono stanca.

E sono stufa della gente che urla.

Stasera nanna presto che si preannuncia unaltra settimanina di quelle… Uffa.
Confido nel finesettimana.

precisazioni

Invidio profondissimamente chi ha le idee chiare e sa che fare. E condivido pienamente il suo discorso sul voto come diritto E come dovere. Ho sempre pensato che andare a votare (ed esprimere una preferenza) fosse entrambe le cose.

Ma che fare quando non ti senti rappresentata da nessuno ma proprio nessuno di quelli che ci sono? Se uno degli schieramenti avesse, come dicevo ieri, unideologia, un programma, qualcosa che io condivida, mi turerei il naso sulla singola persona e voterei.

Allo stesso modo, se ci fosse una persona candidata in cui credo e ho fiducia (quantomeno che farà del suo meglio ed eviterà di turlupinare chi lha eletto), la voterei turandomi il naso sullo schieramento di cui fa parte. Cosa che ho fatto alle ultime elezioni votando una persona di cui avevo molta stima e che poi non ho più sentito nominare. Chissà che fine ha fatto…

Non andare a votare o andare senza esprimere una preferenza (annullando la scheda eccetera) ancora adesso mi sembra una non-scelta, ma come esprimere allora il disgusto verso TUTTO il mondo politico e per il fatto che non ci sia cmq una vera possibilità di scelta? Unalternativa? Qualcuno che dica voglio fare questo (e il questo sia quello che vorrei io)?

Bon per stavolta faccio così. Visto che, come ho già avuto modo di dichiarare,  se potessi voterei A. ad occhi chiusi, io stavolta voto quello che vota lei (se me lo ricordo… mi mandi un sms? :D). E speriamo in bene.

voto & disgusto

Ho sempre considerato il voto lesercizio di un diritto, di un diritto non così scontato come oggi sembra comune.

E non mi è mai passato per lanticamera del cervello di non andare a votare o di non esprimere una preferenza.

Però accidenti diventa sempre più dura… non so proprio dove sbattere la testa, mi viene veramente da vomitare (se non da ridere che sarebbe meglio – anzi no… vabbé lasciam perdere) alla sola idea di votare per uno qualsiasi di questi, da qualunque parte stiano (perché, esiste ancora unideologia, una teoria politica, un orientamento, un QUALCOSA? Ma mi facciano il piacere, mi facciano).
Tutti quanti.

Questa la capiranno in due, però mi sa proprio che io stavolta voto ilclaudione.