libri (non) da tram

Ci sono libri da tram e libri non da tram.
E tra questi, oltre, scontatamente, ai rilegati (!), ci sono quei libri che ti prendono alla gola. Che ti fanno bruciare gli occhi e ringraziare di esserti portata gli occhiali da sole. Che ti fanno venire il magone. E rabbia. E ti fanno inca22are e ti fanno venire voglia di urlare e alzarti e andare lì e prendere la gente per il collo e scuoterla e gridarle addosso con tutto il fiato che hai in corpo. E subito dopo ti fan desiderare di essere da sola senza nessuno intorno e non parlare con nessuno per almeno un mese e andare lì solo per stare in silenzio e dedicare un pensiero, che è tutto quello che puoi fare, a chi non c’è più per colpa della stupidità e della smania di potere di altri che non si sa a che titolo facciano parte della specie umana. E sentirti impotente ma così impotente che torni a voler picchiare pugni e testa contro un muro.

(che se poi sei un minimo minimo espressiva quelli del tram scendono e chiamano la polizia).

Leggete ‘Sulla pelle viva’ di Tina Merlin. Ma non in tram, se potete evitarlo.

2 opinioni su “libri (non) da tram

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