cose che prometto di non fare a un’amica con figli

Qualche giorno fa ho letto questo divertentissimo post:
http://tiasmo.wordpress.com/2013/11/08/10-cose-che-prometto-di-non-fare-a-una-amica-senza-figli/
tutto verissimo e condivisibilissimo. Se non fosse che alcune delle reazioni mi hanno portato a pensare che ormai ragioniamo per categorie: le mamme/le non mamme ecc. – cosa che ho sempre odiato anche non relativamente alla maternità.

Care amiche senza figli, non tutte le mamme sono così (io non ne ho mai commessa una, di queste cose, ad esempio). E anche se non è vero che in quanto senza figli una donna non possa capire una donna con figli, è anche vero che non tutte capiscono (come vedo spesso, peggio di una mamma che ti vuole insegnare a fare la mamma c’è solo una non mamma che ti vuole insegnare a fare la mamma), perché, banalmente, ci vuole molta empatia per capire una situazione che non hai mai vissuto (e non tutte le persone sono empatiche), e mentre tutte senza distinzioni siamo state donne senza figli, il contrario non è altrettanto assoluto.

Perciò, nello stesso spirito giocoso, ecco le cose che quando non avevo figli avrei dovuto promettere di non fare a un’amica con figli.

1. Non chiederò a una mia amica con figli di fare insieme sempre e solo cose dopo le 9 di sera o la domenica a pranzo, in questo caso rigorosamente senza portarsi i figli.

1a. Nel caso non riesca a organizzarsi per venire, se non le do alternative non mi lamenterò che non può mai vedermi.

1b. Nel caso riesca a organizzarsi per venire, non mi lamenterò se riceve telefonate su dove si trovano i pannolini o per dare il bacio della buonanotte alla terza volta che il pupo si sveglia.

2. Per quanto io sia empatica e possa capire, davvero non ho idea di cosa significhi non dormire più di 4 ore per volta per un tempo superiore alle 2 settimane (quella volta che sono stata in vacanza a Ibiza e ho voluto sperimentare la vita notturna full immersion), a meno di non essere stata in prigione a Guantanamo dove è tra le tecniche di tortura più utilizzate, per cui eviterò di sciorinare con sicumera tutta la mia competenza internettiana, per quanto dettata da buona volontà, sulle tecniche di addormentamento dei bambini: 9 su 10 le ha già sperimentate ed eviterò di mostrare stupore che non abbiano funzionato, e nell’altro caso eviterò di mostrare stupore che non ne fosse a conoscenza (tanto non funzionerà neanche quella).

3. Sì, lei se lo ricorda cosa significa essere senza figli, andare al cinema/teatro/discoteca, programmare una serata all’ultimo momento, sbronzarsi, flirtare, insomma essere una giovane donna pronta ogni minuto a partire per l’altro capo del mondo o a fare un giro di shopping che non contempli cose comode e lavabili ad alte temperature. Quindi eviterò di passare il tempo insieme o al telefono parlandole solo di questo per terminare con ‘E tu cosa hai letto/visto/fatto di interessante negli ultimi tempi?’ (che non contempli alcuna cosa relativa ai figli, vedi punto successivo).

4. Se ho l’incredibile fortuna di avere un’amica con figli che non parla solo di pannolini o in generale dei figli (anche perché magari, ehi! Quando non è con i figli magari la donna con figli vuol parlare d’altro come faceva un tempo, proprio perché ha ormai pochissimo tempo per farlo e parlarne) questo non significa che i figli vadano eliminati dalla conversazione perché a prescindere ‘che palle’: la donna con figli passa coi figli la gran parte del proprio tempo e non fa moltissimo d’altro che offra spunto per argomenti di conversazione diversi da quello, e non è detto che sia noioso a prescindere. E anche lo fosse, potrei ricordarmi di tutte quelle volte che la mia amica con figli ha ascoltato comprensiva ed annuendo per ore le mie vicessitudini sentimentali/lavorative/famigliari che al momento erano il mio centro del mondo, per cui potrei anche ascoltare quelle relative al suo attuale centro del mondo.

5. Un’amica con figli che – se non è una vip con personal trainer a casa – molto probabilmente ha messo su almeno una taglia è comunque un’amica e probabilmente non vi manderà affanculo quando farete le vittime perché il bellissimo tubino nero taglia 38 che avete acquistato nel vostro abituale giro di shopping settimanale non si abbina bene con le favolose scarpe tacco 12 prese in superofferta in quel posto dove devi andare ore prima a fare la coda che volevate mettere alla prima del film con posto riservato accanto a Brad Pitt. Lei non vi manderà affanculo, vi ci mando io.

6. Non pretenderò che la mia collega con figli rientri prima dalla maternità o rinunci all’orario di allattamento o venga demansionata perché tanto ha altre priorità, né le farò pesare che è stata in maternità o ha l’orario ridotto o spesso si deve assentare. E’ un suo diritto, ma vediamola egoisticamente: la futura generazione è quella che pagherà la poca pensione che avrò, quindi più figli ci sono più soldi vedrò (ahah).

7. Le donne con figli apprezzano enormemente le donne senza figli che ‘sono le più grandi alleate delle mamme. Sono spesso splendide zie putative, ci tengono ancorate alla vita vera, ci parlano senza falsetti e filastrocche e, a meno che non abbiano esagerato con l’alcol la sera prima, non ci rigurgitano addosso a tradimento. Ci ricordano chi siamo, facciamo in modo che non ci ricordino come delle stronze.’
Se entrambe le categorie si ricordano di non essere il centro del mondo ed entrambe fanno in modo che le altre non le ricordino come delle stronze, saranno tutte felici. Se no, in entrambi i casi, diciamolo: l’amicizia è un’altra cosa.

4 opinioni su “cose che prometto di non fare a un’amica con figli

  1. xenia

    il punto 5 mi ha fatto piegare 😉 come amica di madri aggiungerei una clausola: se i vs pupi si ammalano (cosa normalissima x non dire inevitabile), pietà non fateci l’anamnesi completa partendo da quella sera in cui verso le 21h40 ha iniziato a soffiarsi il naso ma verso le 22h04 gli ho provato la febbre e alle 22h57 aveva 37.9… capiamo che se lui non respira o ha la febbre, voi non dormite e questa è UNA TRAGEDIA, ma la sintesi resta malgrado tutto apprezzabile. Le opzioni sono, in sequenza: 1) si sta prendendo un raffreddore (merda) 2) se lo è preso e lo sto curando (non respira e non dormo, MERDA) 2bis) parentesi sulla terapia (omeopatia, naturopatia, tachipirina a palla? fate voi, noi siamo agnostiche) 3) sta guarendo (evviva, dorme abbastanza) 4) è guarito (evviva, dorme) ma si sta ammalando il fratellino/sorellina (merda). In 3 minuti ce la possiamo fare così resta un po’ di tempo per parlare anche di come state VOI genitrici 😉

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  2. ll Autore articolo

    ah ma questo è assimilabile ai pannolini 😉 😛

    (se ti manca questo genere di conversazioni, chiamami, i miei figli hanno gli ossiuri!!! :PPPPP)

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  3. enrica

    sono Tiasmo, mi hai fatto ridere tantissimo. Avevo in mente di fare anche la risposta… ma la tua è eccellente! Vorrei solo puntualizzare che il mio era un post-cazzeggio, le categorie servono per fare ironia. Un abbraccio e complimenti

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  4. ll Autore articolo

    Ma certo, la mia non era affatto una critica verso il tuo post che, come scrivevo, ho trovato esilarante e che ho condiviso con enorme divertimento, come molti altri tuoi post del blog che leggo spessissimo (anzi, detti da te, i complimenti mi fanno davvero piacere). Mi hanno un po’ irritato certi commenti antimamme letti su facebook per cui mi sono tolta lo sfizio. Ma certe mamme (quella della maternità santificata) sono davvero tremende e insopportabili, anche – o forse soprattutto – verso le altre mamme! Diciamola tutta: certe persone sono insopportabili, con o senza figli 😉

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