Archivio della categoria: dal ponte

Great minds think alike

Ieri Fede non ha potuto essere il testimone del nostro carissimo amico Iorek a causa di una deadline di lavoro a Roma.
Due settimane fa, lo sposo mi scrive: Ho un’idea geniale! Facciamo fare un cartonato di Fede, hai mica una sua foto recente ?
Come no, solo fatta col cellulare quindi risoluzione troppo bassa, quindi chiedo a mio cognato che fa queste cose di lavoro e ha passato qualche giorno con noi in vacanza con una macchina fotografica decente, insomma per farla breve non solo trova un ottimo primo piano ma me lo monta su un tizio vestito da cerimonia con un risultato davvero sopraffino che mi fa quasi cascare dalla sedia, e me lo fa stampare a grandezza naturale. Mio compito è portarlo al matrimonio.

Una settimana fa l’uomo con cui ho deciso di passare la mia vita mi dice: Tesoro, ho avuto un’idea geniale. Ho comprato su Amazon una bambola gonfiabile maschile*, arriverà IN UFFICIO DAI TUOI, poi la gonfio, la vesto, ci metto la mia foto e la porti al matrimonio in mia vece.

Io li amo moltissimo. Tutti e due. Tre. Quattro!

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*anatomicamente scorretta, per chi se lo chiedesse.

cose eccitanti della vita matrimoniale

– olèèèèèèèèèèèè! Evviva! Gioia e tripudio!
– cosa? Che è successo?
– …
– …
– ehm…
– dimmi.
– la app dell’esselunga ha aggiunto la lista della spesa.
– …
– …
– festeggiamo.
– ti amo tesoro.
– ti amo anch’io.

compensazione

Ieri sera, ore 22.05. Fede gioca con il suo nuovo kindle.

Io: ma è davvero una cannonata, non avrei mai detto!
Fede: sì sembra proprio stampato.
Io: davvero, stampato con l’inchiostro.
Fede: beh,  in effetti usano dell’inchiostro, dentro.
Io: … sissì vabbè come la nebbia.
Fede: (scorre lo schermo poi me lo mostra leggendo) kindle uses ink particels technology…

(comunque il vitual ink non è come se ci fossero PROPRIO delle gocce d’inchiostro dentro, credo. Vero? Vabbè.)

 

dove la nebbia?

Ore 7.05. Guardo fuori dalla finestra.

Io: uh che nebbia*!
Fede: hm.
Io: meno male che oggi non devi andare a Pioltello!
Fede: hm. Comunque è tutta città, fino a Linate.
Io: hm.
Fede: E poi una volta lì, la nebbia la spazzano, per gli aerei.
Io: ma dai! E come fanno?

Io proprio mi bevo qualunque cosa.

 

* comunque, il prossimo che se ne esce con ‘a Milano non c’è più la nebbia’ non era in zona ieri sera. E neanche oggi.
 

epifanie

Ieri la maestra di Giorgio ci ha dato i lavoretti e un bel quadernetto con tutto quello che ha fatto in questi pochi mesi con lei. Una cosa molto carina, ho aspettato Fede e ieri sera, messo il pargolo a nanna, ci siamo stravaccati sul divano vicini vicini pronti a leggere le sue prodezze, con un misto di aspettativa, complicità e orgoglio materno e paterno (suppongo).

La lettura è stata traumatica. La ragazza non è diplomatica, questo si era già capito, ma tra svogliatezza, pigrizia, mancanza di indipendenza, disturbo degli altri bambini e delle attività ci siamo resi conto di avere un grosso problema di personalità, che andrà risolto a breve, diciamo nei prossimi anni di età prescolare al massimo, con grande impegno e determinazione, se non vogliamo che la vita scolastica di nostro figlio sia improduttiva e foriera di bullismo e ignoranza.

E cioè sono una di quelle madri che istintivamente difende il proprio bambino contro la maestra.

gente di un certo livello

Fede: – Sarebbe più buono… oddio, si dovrebbe dire migliore, ma è diverso…
Io: – Sì, migliore è più relativo alla qualità, più buono al gusto…

Solo noi possiamo disquisire a) di gastronomia davanti alla pasta in bianco in piena fase gastroenteritica e b) di grammatica dopo quattro giorni di crisi gastroenteritica per cui manco sappiamo più come ci chiamiamo.
 

(sì ne vado orgogliosa)

effetto valanga

Venerdì, sera. Giorgio crolla addormentato in pochissimo tempo. I suoi genitori si guardano compiaciuti: forse a breve dormirà senza aiuto.

Venerdì, notte fonda. Giorgio piange e si lamenta. Suo padre va a prenderlo e mentre ce l’ha in braccio Giorgio lo inonda letteralmente dalla barba alle ciabatte di vomito a getto con un bellissimo effetto esorcista. Non una goccia sul pavimento.
Ovviamente viene nel lettone.

Sabato, da notte fonda a mattina antelucana. A più riprese Giorgio vomita la qualunque, inondando a rate lettone, corridoio, bagno e genitori. Alla fine fa solo il gesto di vomitare, non avendo più nulla dentro di sé. Chiamiamo la guardia medica che mah boh non sa, se alle 9 sta ancora così portatelo al pronto soccorso. Aspetto un’ora decente e chiamo la zia pediatra. Ci dice che è gastroenterite e ci dà una lista di medicine che manco per la peste (antiemetico, fermenti lattici prediarrea, integratore antiacetone, altro integratore, tachipirina in caso di febbre). Oviamente gli fanno tutte schifo e andiamo per priorità (antiemetico e fermenti lattici prediarrea).

Sabato, giorno. Giorgio è mogissimo, dorme quasi sempre ma anche dormendo vuole stare a distanza massima di 5 centimetri da me (mentre dorme mi fa le carezzine sul braccio. Straziante. Non parliamo del sorriso coraggioso da sveglio).

Sabato, primo pomeriggio. Mi arriva fulmineo, fulminante e devastante uno dei miei attacchi di emicrania che credevo di aver debellato pregravidanza e che comunque con una gravidanza dicon tutti che spariscono. Infatti. Ovviamente non posso prendere nulla dato che allatto ancora quindi mi accascio al buio nel mio letto di dolore con il mio compagno di sventura attaccato come una cozzetta.

Sabato notte. Diarrea e cambi continui (del cucciolo). Gli sale la febbre, tachipirina a gogo.

Domenica. A metà giornata Giorgio sembra stare meglio. Io pure. Nel pomeriggio mi ritrovo di colpo con la schiena bloccata. Per fortuna per tutto il weekend c’è Fede.

Lunedì. La schiena è sempre bloccata, mi gira pure la testa, il bagno diventa un buon amico. Giorgio va cambiato spessissimo ma io praticamente non sto in piedi, per cui viene mia mamma ad aiutarci.

Martedì mattina antelucana. Giorgio riprende a vomitare a getto. Fede comincia a sentirsi male.

Martedì tarda mattinata. Fede è rimasto a casa in piena gastroenterite. Giorgio è in piena gastroenterite. Io non sto ancora bene ma sono quella più in forma.

Ho paura di arrivare a domani.

i gusti cambiano

com’è come non è, da 8 mesi non solo Fede non si lamenta più, ma anzi guarda con me S.O.S. Tata senza dir bah 😛

(secondo me prende anche appunti)

vittorie di coppia

 …e la prossima volta che Fede si lamenterà della quantità secondo lui abnorme di tapperware et similia che possiedo, gli ricorderò di quando (oggi) ho dovuto porzionare e congelare brodo e verdure spappolate, separatamente, per le pappe di Giorgio di una settimana (sì, fa 14 tapper) e ho dovuto ricorrere pure alle confezioni vuote di mascarpone che tengo per le emergenze.

Tiè.