Archivi giornalieri: 1 marzo 2004

stranezze

Stamattina salgo assonnatissima in metropolitana, dormo per le mie 5/6 fermate, a quella precedente la mia mi metto davanti alla porta, bella tranquilla col mio piuminone ingombrante e la mia borsa a cartella superingombrante, è vero. Lo ammetto. POTEVO dare fastidio. Cmq. Mi sento spingere ripetutamente la borsa e istintivamente mi giro a guardare. Conversazione conseguente:
Sciura: Non può mica pretendere… un metro quadro… sua borsa.
Io (ancora addormentata ergo intontita ergo non penso prima di parlare): Scusi?
Sciura: Non può mica pretendere di avere un intero metro quadro solo per sé e la sua borsa!!!
Io (vedi sopra): Ma io non ho detto niente…
Sciura: Sì ma mi ha guardato come se violassi il suo spazio personale e se qui è pieno di gente lei non può tenersi tutto lo spazio che vuole!
Io (vedi sopra): Ma le ho chiesto qualcosa?
Sciura: No ma io ho parlato per rispondere al suo sguardo invadente.

La gente è strana.

(il guaio è che quando ha parlato di spazio personale a me è venuta in mente la scena di Dirty Dancing questo è il mio spazio, quello è il tuo spazio e mi veniva da ridere perché la tipa di Patrick Swayze non caveva proprio nulla…).

festa di Carnevale (ambrosiano)

…e siccome che era la mia (e dei miei fratelli) niente a che fare con feste
ultrascicchete & supertrrrendy…! Svacco totale, relax totale, ognuno fa
quello che gli pare, unico obbligo era il costume – tema: cinema – e devo dire
che si sono tutti sbizzarriti. Nessun costume a noleggio, tutti fatti in casa e
uno più bello e fantasioso dell’altro. Cito in ordine sparso Wolverine (con
artigli di stagnola cuciti a mezzi guanti) e Tempesta, Pinocchio e la fatina,
Cleopatra (con infradito!!! Un’eroina!) e Marco Antonio, piratessa e pappagallo,
due Chaplin, 3 Blues Brothers (due si erano pure preparati il balletto e sono
entrati sulle note di ‘Everybodyyyyyyyy…’), una donna in
carriera, eccetera eccetera.
Nota a margine: la sciampista (vedi festa
supertrrrendy) NON è una sciampista, è molto simpatica e mi profondo in
scuse. Le apparenze come sempre ingannano.

Eppoi noi 4 eravamo troppo belli: l’Oscar, il premiato Kevin Costner per
Balla coi lupi (mio fratello è sempre modesto), la guardia del corpo e la
valletta che consegna il premio (moi. Prossimo passo: la letterina).

A parte un iniziale piccolissimo problema con un’autoreggente, mi sono
davvero scatenata, il momento clou è stato quello delle sigle dei cartoni
animati quando si è visto il gap generazionale: io, mia sorella e i nostri amici
nel delirio che le cantavamo tutte (Ufo robot, Daitan III, Capitan Harlock, Gig
robot – soppressa Remì), i gemelli e i loro amici che ci guardavano come fossimo
pazzi (e vecchi. Due di loro mi han pure dato del lei. Grrr.).

Ma non ho più l’età per fare le tre – e passare il pomeriggio seguente a
spazzare coriandoli!!!