dalle stelle alle stalle

Dopo uno splendido finesettimana dal quale però son tornata più stanca di prima, tutto è ripreso a pieno regime.
Lavoro, corso, ansia per lo stage, casini, robe da organizzare, eccetera eccetera eccetera.
Ciliegina sulla torta: oggi torno a casa alle due e mia madre ha messo tutto quello che era in giro accatastato sul letto.
Quadri e poster da appendere, borse semivuote, giornali e riviste, lo zaino del weekend, la borsa e gli accessori del ricamo, e libri, libri, libri e ancora libri.
Voglio dire, ha le sue ragioni, ma io ho fatto le 11 in ufficio ieri e dovevo andarci subito oggi e stasera ho un impegno e quindi NON CAVEVO UN C@**O DI VOGLIA di sistemare tutto di corsa (sperando che non si accorga che ho ficcato il grosso nellarmadio e il resto sotto al letto – che meno male è a una piazza e mezza).

Voglio avere una casa mia – ok va bene un porcile mio. Che poi non sarebbe per niente sporco – maniaca come sono, solo pieno di roba che non so dove mettere.

Il problema è che avrei bisogno di una casa mica tanto piccola, con tutti i libri (e il resto) che ho.

Hmmm… devo mettermi a giocare al superenalotto.

5 opinioni su “dalle stelle alle stalle

  1. vesnuccia

    bimba solo una cosa : la ansia da stage nn la devi avere anche perche SEI E RIMANI LA MIGLIORE!!!!
    baci
    ps. per la casa: ma se vi mettete daccordo te e qualche altra bc una casetta in due o tre ve la potrete pur permetere! :-)anche se i libri poi finirano per terra…se mai farete una decisione del genere vi regalo i miei tre sten (librerie in legno grezzo ikea) da mettere in coridoio!!!

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  2. tricky

    Io ho tanti libri così tanti che ormai quelli già letti li uso per riequilibrare i mobili instabili.Attenti o voi che osate entrare in camera mia,inorridirete dalla baraonda di ammenicoli vari presenti.Solo i gatti di polvere non si spaventano del disordine,anzi loro sono i primi a gioirne

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  3. Ingrid

    Molto figo, il tuo blog, cara Liber! Eccomi qua prontamente a visitarlo. E per quanto riguarda l’ordine, hai tutta la mia solidarietà: la mia stanza è l’immagine speculare e inversa del mio cervello. Nel mio cervello, nozioni e pensieri abbastanza in ordine. Nella mia stanza, il caos assoluto, dove io trovo tutto e che esaspera chi vive con me, che è maniacalmente ordinato.

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