Archivi giornalieri: 2 novembre 2004

premio

Leggo oggi che vogliono dare il Premio Isimbardi al Centro Leoncavallo. Ora, io non sapevo cosa fosse il Premio Isimbardi: premio consegnato dalla Provincia di Milano nella giornata della riconoscenza.

Ehm… riconoscenza per che cosa, esattamente?
Ok, io non ho una grande opinione dei centri sociali, essenzialmente per i motivi che Vesna esprime qui. Ammetto anche di essere partita prevenuta, per educazione/idee eccetera, per il fatto che quando ancora stava in via Leoncavallo le vie intorno facevano schifo e chi ci abitava a fianco posteggiava la macchina a km di distanza e i negozianti attorno credo stiano ancora festeggiando il trasferimento del centro nonché finalmente anni di vetrine illese.
La mia esperienza personale dei centri sociali (non del Leoncavallo) è di questo tipo: mia cugina anni fa mi porta in uno di quelli regolari, insomma con le autorizzazioni del Comune, a una festa sudamericana. Il posto è tranquillo, pulito, ti fanno lo scontrino, la gente è tranquilla e piacevole, di tutte le età e nazionalità (ovviamente soprattutto sudamericane), si chiacchiera, si mangia e si balla in un posto tipo circolo, diciamo. Bella serata.
Qualche anno più in qua degli amici mi portano a quello autogestito che cè vicino a viale Monte Rosa, a una festa.
La festa è in strada, nelle vie intorno cè della polizia ma un po come alle feste di via, giusto per far rispettare le transenne alle macchine. Ergo io penso che la festa sia autorizzata, no? Vabbé. Riassumo. Birra a prezzi politici (nessuno scontrino), musica a tutto volume (non oso pensare i palazzi intorno), 4 risse, 5 profferte di droga (non meglio specificata), ragazzi svenuti nel loro vomito a bordo strada, gente così bevuta ma così bevuta e fatta ma così fatta e soprattutto gente bevuta E fatta che han chiamato 12 (dodici) ambulanze… alla rissa successiva prendo e me ne vado a casa.

Allora. Non mi si venga a dire che in città non ci sono spazi e che i gggggiovani non hanno la possibilità di esprimersi e le solite menate, perché non è così, e certe attività e iniziative, pensa un po, si riescono a fare anche nel rispetto della legge (vedi, per unaltra città, è vero, ma ne approfitto per linkarlo :oP questo – il Cineteatro Baretti fa una valanga di cose assolutamente non banali senza dover occupare un bel niente. Ma guarda).

In fondo, che ci vuole a tenere un locale dove: paghi poco per bere (epperò le tasse? Che poi son quelli che dicono ah i commercianti non rilasciano lo scontrino, tutti evasori); paghi poco o nulla per sentire la musica (e la SIAE che ci frega); chisseneimporta delle condizioni igieniche (tanto la ASL mica ci viene); ovviamente non devi ammortizzare le spese di affitto tasse imposte comunali rifiuti eccetera? Eccicredo che son pieni!

Adesso so come aprire la libreria. Se poi qualcuno conosce quelli che raccattano gli scatoloni di libri caduti dai camion, mi faccia un fischio. Così risparmio pure su quelli.