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Dunque mi saltano su oggi (7 ottobre 2004) a dire che ci sono nuove prove sul caso di Simonetta Cesaroni, altrimenti detto il giallo di via Poma (7 agosto 1990).

Ora. Son passati esattamente 14 anni e 2 mesi. Han fatto in tempo ad arrestare a poi assolvere due persone. Comè possibile che scoprano ADESSO del sangue nei lavatoi allultimo piano del palazzo (che chissà quanta gente cè passata nel frattempo)? Comè possibile che il datore di lavoro della ragazza si ricordi ADESSO che lei gli aveva parlato di un nuovo uomo nella sua vita? Comè possibile che si accorgano ADESSO che nella borsetta della ragazza cerano a) dei versi di una canzone di Dalla che finora si pensava fossero pensieri suoi (e fin qui vabbé, mica dico che debbano essere musicofili, poi non è che cambi molto, se li ha trascritti avranno avuto un significato particolare per lei) e b) una scatola di contraccettivi con ricetta il cui medico prescrivente non è MAI stato sentito fino ad ADESSO?

Io veramente non so. Licenziamenti non ne sono previsti, eh?

11 opinioni su “notizie

  1. Auro

    stupita? e perché mai? welcome!

    succede quasi sempre, in qualsiasi caso vada sul giornale.

    succede molto di peggio. basta leggere i gironali e se proprio non si ha nulla da fare stiamo ancora aspettando il nome da taormina. avvoglia.

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  2. Keoma

    ho sentito anch’io la notizia… combinazione, la stessa sera ho iniziato a leggere il fuggisco. Forse non è stato un male lasciare (per sempe) giurisprudenza… l’avessi saputo prima andavo davvero a fare archeologia 😛

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  3. Auro

    indignata? e perché mai? welcome!

    succede quasi sempre, in qualsiasi caso vada sul giornale.

    succede
    molto di peggio. basta leggere i gironali e se proprio non si ha nulla
    da fare stiamo ancora aspettando il nome da taormina. avvoglia.

    (it’s the same, in any case )

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  4. Auro

    non credo di aver detto questo. anzi.
    credo piuttosto che ci siano molte altre cose per cui indignarsi con più forza e più ragionevolezza. o se vogliamo vederla e dirla in un altro modo, ci sono 955363643103092 cose al mondo che ci dicono in ogni istante che dobbiamo indignarci. e, senza offesa, non mi indigno più di un’inchiesta che torna a galla dopo molto tempo quando in carcere ci sono persone che non hanno mai avuto una reale prova di colpevolezza o quando non esiste uno stato sociale, o quando non esiste equità sociale, o quando per tagliare la spesa pubblica tagliano le assunzioni presso gli enti pubblici che tanto basta un buon commercialista adeguatamente sovvenzionato per trovare una soluzione che ufficialmente segni un nuovo posto di lavoro e implicitamente nuovo precariato,  quando censurano mezzi di informazioni, quando la denuncia civile diventa bestemmia, ma va tantooooooo di moda dire "accidenti"… ecc… ecc… o quando si spara sula croce rossa (e non è un modo di dire) e mille altri esempi.
    ma probabilmente è una questione di punti di vista, in ogni caso rispettabili.

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  5. ll

    Auro, concordo con te che bisogna indignarsi per TUTTE queste cose. Il fatto che io qui abbia parlato di questa non vuol dire che non mi indigni per le altre. Mi ha colpito perché avevo studiato il caso quando facevo procedura penale e non posso credere che delle indagini possano essere condotte così alla carlona. Forse i casi di questo genere fanno ribollire il mio sangue di appassionata di diritto penale e criminologia. Probabilmente la mia formazione giurista accantonata da tempo si risveglia quando qualcosa le ricorda i motivi per cui avevo scelto legge. Divagazioni a parte, a me quel giorno ha colpito quella notizia, ha colpito il fatto, ha colpito che poi non ne abbia (di nuovo) parlato più nessuno. Questo non è un giornale tenuto a riportare tutte le notizie, né sono (credo) tenuta a scrivere tutto quello per cui mi indigno. Alcune – anzi, la maggior parte delle cose per cui mi indigno non mi va neanche di metterle qui, perché ho un approccio troppo emotivo a certi argomenti, o magari perché penso che non potrei esprimere quello che penso in proposito come vorrei, o perché ritengo di non saperne abbastanza, o perché ne parlano già tutti e non vedo cos’avrei da dire di più, o per altri quattrocento miliardi di motivi che fanno sì che io non ci scriva sopra qua ma ne parli di persona o ci rimugini solo sopra eccetera.

    Tutto questo nella mia modesta opinione, naturalmente. Mi spiace che sembri che se m’indigno qui per questa notizia e non parli delle altre voglia dire che di quelle altre non mi indigno… ma penso che ognuno di noi sia più di un blog, giusto? ;o)

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  6. Auro

    non credo neanche di aver detto che ti indigni solo per questo. ma forse sono io che per la fretta non mi spiego bene.
    rimane il fatto che mi colpisce (personalmente) moltissimo il fatto che molto spesso si venga colpiti da quello che si legge sui giornali, dimenticandosi di quello che i giornali non dicono. volenti o nolenti.
    non era un’accusa, né a te né al tuo blog. ma, come ho scritto, un punto di vista diverso. mi spiace che tu l’abbia frainteso.

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